top of page
Immagine del redattoreAndreas Perugini

OpenAirCinema 2024

Aggiornamento: 7 ago 2024

Agosto 2024 h 20:30 presso Arena Parco Semirurali, Bolzano


9 Agosto h20:30

I PEGGIORI GIORNI

Regia di Massimiliano Bruno, Edoardo Leo. Con Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Fabrizio Bentivoglio. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2023, durata 117 minuti.


I PEGGIORI LA DESCRIZIONE SARCASTICA E CINICA DI UNA SOCIETÀ ALLO SBANDO. CON UN CAST TUTTO ALL'ALTEZZA.

Recensione di Paola Casella


Tre figli over 40 si sentono chiedere dal padre un sacrificio personale molto alto, e devono decidere chi sarà disposto ad accettarlo. Un dirigente d'azienda viene rapito da un suo ex dipendente che pretende da lui la liquidazione mai retribuita. Due genitori radical chic si recano a casa dei vicini di ombrellone, arricchiti e coatti, per metterli di fronte all'illegalità commessa dai loro figli. Un vedovo inconsolabile rispolvera i suoi vecchi trucchi di magia per aiutare la figlia animatrice ad una festa: ma il bambino festeggiato è figlio dell'uomo cui ha rubato la promessa sposa. Quattro episodi ognuno dedicato ad una festa - Natale, Primo maggio, Ferragosto e Halloween - interpretati da una squadra di attori ben rodati e ben noti al pubblico, con Edoardo Leo e Massimiliano Bruno alternati di nuovo alla regia e alla scrittura, e a volte affiancati da altri autori.

I peggiori giorni è il seguito della commedia ad episodi I migliori giorni e fa un'ulteriore accelerata sul cinismo e l'amarezza da commedia classica all'italiana, compiendo una progressiva escalation da un episodio all'altro e cimentandosi con temi di grande attualità.

Il primo episodio, scritto e interpretato da Edoardo Leo e Marco Bonini su un soggetto di Alessandro Aronadio e Renato Sannio, riprende i personaggi affrontati da Leo (qui anche regista), Bruno e Foglietta nei panni dei tre fratelli coltelli, ognuno completamente egoriferito e centrato sui propri interessi. Il secondo, sempre scritto da Leo (che dirige) e Bonini, è un doloroso confronto fra due perdenti dei nostri tempi che si scoprono entrambi vittime del sistema capitalistico votato a triturare e fagocitare tutti coloro che finiscono nei suoi ingranaggi. Il terzo episodio, scritto da Massimiliano Bruno, Andrea Bassi e Gianni Corsi e diretto da Bruno, è forse il più terribile, perché tira in ballo quella ferocia e quella mancanza di empatia e di rispetto giovanili che approdano sempre più spesso sulla pagine di cronaca. Anche qui non si salva nessuno, né gli intellettuali nevrotici e la loro figlia social, né i coatti e i loro figli violenti e sessisti cresciuti a trap e falsi miti. Il quarto episodio, diretto da Bruno e da lui scritto insieme a Beatrice Campagna, Salvatore Fazio ed Herbert Simone Paragnani, accenna a una luce di speranza, ma si sviluppa comunque sulle note di una cattiveria figlia di un malessere esistenziale insopportabile.I peggiori giorni, come suggerisce il titolo, questa volta non più ironico ma dichiaratamente pessimista, descrive una società allo sbando fatta di bassezze e meschinità, creando nuovi mostri e nuove vittime della degenerazione economica, politica e sociale nel Bel Paese. Gli interpreti sono tutti all'altezza, ma brillano particolarmente Bentivoglio e Battiston nel duetto di Primo maggio, Claudia Pandolfi e Anna Ferzetti in Ferragosto (dove appare anche la figlia di Ferzetti e Pierfrancesco Favino), e Rocco Papaleo e Sara Baccarini in Halloween.




16 Agosto h20:30

CATTIVA COSCIENZA

Regia di Davide Minnella. Un film Da vedere 2023 con Francesco Scianna, Filippo Scicchitano, Matilde Gioli, Beatrice Grannò. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2023, durata 110 minuti.


UN'INTERESSANTE FAVOLA CONTEMPORANEA CON DUE PILASTRI: LO SCRIPT DAL SAPORE INTERNAZIONALE E LA DUTTILITÀ DI FRANCESCO SCIANNA.

Recensione di Paola Casella


Filippo è il classico bravo ragazzo, e sta per sposarsi con Luisa, la sua ragazza da sette anni: ma è triste, si sente prigioniero di una situazione che lo ingabbia, e il dispotismo sprezzante del futuro suocero non aiuta. La sua coscienza gli dice che deve fare la cosa giusta, e proseguire con il matrimonio da tempo preparato: peccato che sia manovrata a distanza da Otto, il più abile gestore degli scrupoli altrui, in procinto di ricevere un premio per la sua efficienza. Ma Filippo sfugge per qualche ora al controllo da remoto di Otto, e in quel breve tempo incontra Valentina, una ragazza incasinata che fa breccia nel suo cuore e lo spinge a buttare all'aria le nozze e la reputazione di bravo ragazzo.

A Otto non resta che intervenire di persona assumendo le sembianze umane di Nicola, un ex compagno di scuola di Filippo, e mettendosi di mezzo fra il promesso sposo e Valentina. Filippo, senza la sua "coscienza" a pilotarlo a distanza, è però libero di prendere iniziative incontrollabili, e lo stesso "Nicola" scoprirà che anche il suo autocontrollo può subire delle défaillance.

Cattiva coscienza è una commedia di quelle in cui un intervento soprannaturale crea scompiglio nella vita degli esseri umani, e parte dalla premessa che il libero arbitrio in realtà non esista, perché tutti saremmo pilotati da una coscienza esterna che non è frutto di una nostra tensione morale.

Entrambe queste premesse richiedono una grande sospensione dell'incredulità, ma creano anche una storia cinematograficamente interessante, mescolando la voglia di giocare con la realtà di certe commedie romantiche anni '80 con riflessioni "inside out" da Ventunesimo secolo.

A sostenere il racconto sono due pilatri: il primo è la sceneggiatura di Stefano Sardo (che si regala anche un cammeo come barista), autore della sceneggiatura insieme a Teresa Gelli e Giordana Mari - una sceneggiatura solida pur all'interno della fondamentale implausibilità delle premesse (al netto di alcune disattenzioni, forse dovute a tagli di montaggio: come fa Filippo a sapere dove abitano i genitori di Valentina? E come può guidare una moto che non gli appartiene?), debitrice dell'imprinting statunitense ma non rigidamente legata alle regole dei format di scrittura. Questo tipo di sceneggiatura può avere un mercato internazionale perché è costruita a mestiere, senza grandi velleità autoriali, ma con la consapevolezza che i meccanismi narrativi debbano supportare una storia per cui il pubblico può fare il tifo.



23 Agosto h20:30

I PIONIERI

Regia di Luca Scivoletto. Un film Da vedere 2022 con Mattia Bonaventura, Francesco Cilia, Danilo Di Vita, Matilde Sofia Fazio. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2022, durata 86 minuti.


Tra Moonrise Kingdom e Cosmonauta, una storia semplice ma mai semplicistica, con una sua convincente originalità.

Recensione di Paola Casella



Comiso, 1990. Enrico ha 13 anni ed è cresciuto in una famiglia di ferventi comunisti, figlio di un funzionario del PCI e di una militante integralista. La sorella maggiore Chiara è riuscita a defilarsi, lui invece dovrà trascorrere le vacanze estive accompagnando di sezione in sezione il padre, che è in predicato per la segreteria regionale del partito. Enrico invece decide di fuggire di casa insieme al suo migliore amico Renato, anche lui figlio di ferventi comunisti e a sua volta attivista convinto. Insieme rifonderanno il campeggio dei Pionieri, uno storico gruppo scout comunista, e a loro si unirà inopinatamente Vittorio Romano, il figlio bullo del fascista locale.


Quando avvisteranno Margherita, una ragazza italoamericana fuggita da un campeggio per i figli dei militari di una base yankee della Sicilia meridionale, Enrico scoprirà anche l'amore e il quartetto troverà la sua massima unità, con buona pace del fantasma di Enrico Berlinguer, che dispensa al ragazzino occasionali consigli su come stare al mondo.


I pionieri è l'opera prima di Luca Scivoletto, che oltre a dirigere lo ha scritto insieme a Eleonora Cimpanelli e Pierpaolo Pirone. Il film si pone al crocevia fra Moonrise Kingdom e Cosmonauta, riuscendo comunque a conservare una sua originalità e una sua particolare dolcezza.


La storia nasce dal ricordo autobiografico del regista, figlio di un funzionario del PCI e frequentatore involontario delle sue sedi siciliane, e in parallelo alla vicenda dei quattro ragazzini scorre quella della delusione storica di un partito che voleva cambiare l'Italia e invece ha continuato a cambiare direzione, dalla "svolta di Occhetto" proprio di quegli anni in poi. Anche Berlinguer, veicolato da Caudio Bigagli senza trasformarlo in una macchietta, ha un ruolo simile a quello del "Bogie" di Provaci ancora, Sam: un mito personale per dare corpo alla propria coscienza e coraggio alla propria insicurezza.


È raro trovare un film indirizzato ai preadolescenti che funzioni, sia per il pubblico per cui è inteso che per spettatori più stagionati, e I pionieri ci riesce, trovando un livello di scrittura adatto ai personaggi più giovani, ma anche ricco di riferimenti che gli adulti riconosceranno, e che li faranno sorridere.


Fa la differenza anche il cast, metà del quale forse si deve a Lorenza Indovina, che interpreta il ruolo della madre di Enrico e che è stata acting coach della serie di Niccolò Ammaniti Anna, dove recitavano per la prima volta due dei quattro giovani attori di I pionieri, ovvero Danilo di Vita (Vittorio Romano) e Matilde Sofia Fazio (Margherita). Ma anche Mattia Bonaventura (Enrico) e soprattutto Francesco Cilia (Renato), cui toccano le battute più divertenti, funzionano molto bene.



1.565 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

コメント


bottom of page