L'Ultimo Spettacolo
- Andreas Perugini
- 8 apr
- Tempo di lettura: 2 min
VENERDì 11 APRILE h 20:00 presso la sala Videodrome, via Roen 6
Regia di Andrea Morabito. Un film Genere Documentario, - Italia, 2025, durata 74 minuti.
Distribuito da Mescalito Film.
EVENTO SPECIALE IN COOLABORAZIONE CON LA LAV
UN FILM-INCHIESTA CHE DENUNCIA CON SEMPLICITÀ LO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI NEI CIRCHI.
Recensione di Roberto Manassero
Nel 2010, a Cagliari, il volontario della Lav (Lega anti vivisezione) Roberto Corona, insieme ad altri attivisti, filma gli animali del circo Martin e denuncia le drammatiche condizioni in cui versano. Il percorso giudiziario, preso in carico dai responsabili della Lav e sottoposto alla giustizia italiana, si è protratto fino al 2024 e ha visto una condanna in Cassazione per i proprietari del Circo Martin. Una testimonianza civile si è così trasformata in un clamoroso precedente, portando finalmente alla luce lo sfruttamento degli animali a scopi ricreativi di dubbio gusto ed efficacia.
Il regista Andrea Morabito, utilizzando il materiale girato da Corona, cerca di generare empatia e partecipazione, spingendo lo spettatore ideale a mettere in discussione il modo in cui guarda gli animali.
Dopo il successo di Food for Profit, denuncia dei legami tra l'industria della carne e il potere politico, e di Cuori liberi, dedicato alla difesa dei maiali a rischio d'abbattimento per fronteggiare la peste suina, senza dimenticare la recente uscita di Christspiracy, la questione animale torna al centro del discorso in questo documentario prodotto dalla stessa Lav con un chiaro intento militante e promozionale. Il modello di L'ultimo spettacolo (distribuito da Mescalito e fatto uscire per sensibilizzare le autorità ad attuare la Legge-delega contro l'uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti) è quello dell'inchiesta televisiva, con il riutilizzo del materiale di repertorio messo a disposizione dai suoi autori e il ricorso alle interviste ai protagonisti. L'effetto, di conseguenza, è quello di un prodotto che ribadisce con toni celebrativi la giustezza della causa e spera di suscitare una reazione emotiva in chi guarda (anche se non sempre basta mostrare il primo piano di un leone dallo sguardo vuoto e perduto...). A colpire del film non è tanto, o solo, la normalità delle persone che assistono agli spettacoli circensi e allo sfruttamento animale tra lo stupito e il passivo, quanto l'assoluta inattualità degli spettacoli stessi, pensati per generare meraviglia e ridotti ormai a testimoniare miseria e squallore. Vedere oggi, insomma, un orso tenuto a bada con una museruola o un cavallo che porta in groppa una tigre è uno spettacolo sia osceno sia patetico, che oltre a perpetrare «un'intrinseca mancanza di rispetto etologico», come ha dichiarato lo stesso Morabito (anche lui volontario del Lav e da sempre impegnato a testimoniarne le attività), si situa ormai fuori dal tempo, in quegli spazi geograficamente esiliati (periferie delle grandi città, spiazzi deserti assolati o fangosi) in cui la società ricaccia gli esclusi o chi non si adegua a norme accettate a livello sociale prima ancora che giudiziario.

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