In Italia c'è la libertà di espressione... ma a qualcuno non piace
Ecco che ci risiamo.
Una minoranza rumorosa ospitata nel nostro Paese che rifiuta qualsiasi dialogo e democratico confronto che più volte è stata da noi invitata (anche alla proiezione e co-organizzazione di film dalla parte degli Ucraini come ad es. L'Ombra di Stalin) pretende di venire a casa nostra per imporci, con arroganza e disprezzo della libertà di espressione costituzionalmente garantita, cosa possiamo o non possiamo vedere nella nostra sala.
Noi non possiamo che ribadire che ci teniamo che l'Italia continui ad essere una democrazia e che ognuno dovrebbe fare la sua parte perché così rimanga.
Il problema è che le nostre istituzioni e la stampa continuano ad assecondare questi deliri autoritari ed ad es., come in questo specifico caso, invece che scrivere nel titolo in grande "Qui c'è la libertà d'espressione" riportano la falsità della rappresentante ucraina sui film "pro Putin" relegando all'occhiello la verità dei fatti.
Sottolineiamo ulteriormente che noi putiniani non lo siamo mai stati neppure quando le élite del giornalismo italiano a reti unificate ci spacciavano Putin per un grande statista.
Per completezza di informazione specifichiamo che i film in oggetto sono a costo zero, ma anche se avessero avuto un costo questo non dovrebbe interessare estranei alla nostra associazione. Alla collettività costano molto, ma molto di più le manifestazioni organizzate dagli Ucrani a causa del dispiegamento di forze dell'ordine.
Di nuovo: se i rappresentanti di questa associazione della comunità ucraina hanno interesse ad organizzare con noi una proiezione che sottolinei le ragioni del loro paese noi rimaniamo disponibili nonostante l'ostilità ad oggi dimostrata.
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